URBINO – Galleria d’Arte Albani, 23 novembre – 8 dicembre 2019
Inaugurazione sabato 23 novembre 2019 alle ore 17
Tra gli autori presenti all’esposizione collettiva “Marche Europa nella città ideale” voluta dall’ ADAM Accademia delle Arti Macerata presso Galleria d’Arte Albani, suggestivo spazio espositivo a Urbino, troviamo il pittore e disegnatore Francesco Diotallevi: artista dal linguaggio diretto ed ironico.
Francesco sin da giovanissimo innamorato dei personaggi creati da Bonvi (Bonvicini) e Jacovitti, ha frequentato proprio a Urbino la scuola del Libro sezione Disegno Animato, ha studiato le tecniche del disegno e dell’animazione, elementi caratterizzanti della sua ricerca creativa negli anni a venire. Diplomato all’Accademia di Belle arti di Bologna, durante gli studi unisce stilisticamente l’esperienza maturata a Urbino con la pittura e la vita nel capoluogo emiliano. Racconta su tela storie cariche di ironia a volte irriverenti, ispirate alle fiabe infantili, alla letteratura o semplicemente alla vita di tutti i giorni.
Con un linguaggio semplice, le corrosive declinazioni dell’ironia trovano nelle rappresentazioni di Diotallevi una dimensione narrativa: In occasione della mostra “Marche Europa nella città ideale” Francesco presenterà al pubblico lavori di grafica su carta. In occasione della XV Giornata del contemporaneo (ironicons):
“Sono profondamente legato alla città di Urbino e alla Scuola del libro, un laboratorio di creatività e tecnica, dove ho avuto la fortuna di conoscere persone straordinarie”.
La città ideale pensata e voluta da Federico da Montefeltro è stata una visione anticipatrice dell’era moderna, il concetto fondante sul quale coniugare l’aspirazione al bello con l’esigenza di oltrepassare il tempo; la volontà di mettere al centro del mondo i talenti creativi dell’essere umano e renderli perenni. Una sorta di ricerca dell’immortalità che ha messo le basi per la più importante fioritura artistica di tutti i tempi: il Rinascimento.
Urbino è così diventata uno dei fulcri nella mappa geo culturale. Un luogo solo apparentemente marginale che nel suo essere microcosmo ha saputo ergersi al pari con centri cosmopoliti quali possono essere stati Roma, Milano, Parigi e Berlino. La città ideale che ha dato i natali a Raffaello è anche nodo di una rete marchigiana costruita sulla volontà di conservare originalità e slanciare ponti invisibili eppure concreti. Si pensi quindi alla portata europea, se non mondiale, di personaggi come Padre Matteo Ricci, Giacomo Leopardi, Gioacchino Rossini, Maria Montessori e Osvaldo Licini ma anche agli acquisiti Lorenzo Lotto e Giacomo Costantino Beltrami. Esploratori in ogni campo, innovatori, capaci di provare il brivido dell’infinito e volgere il pensiero, lo sguardo e l’azione oltre i confini di qualsivoglia muro. Individui che hanno fatto della cultura umanista dell’inclusione il loro vessillo. Oggi, nel mondo futuro che questi giganti avevano immaginato, è necessario ribadire che i confini sono stati da tempo abbattuti e se l’Europa sta vivendo il suo più duraturo periodo di pace lo dobbiamo alla caparbietà di tanti popoli, di tante donne e uomini che conservano con cura una memoria necessaria.
La mostra “Marche Europa nella città ideale” sarà inaugurata sabato 23 novembre 2019 alle ore 17